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tDCS

Stimolazione Elettrica Transcranica

tDCS: Stimolazione Elettrica Transcranica a Corrente Diretta

La Stimolazione Elettrica Transcranica a Corrente Diretta (tDCS) è una tecnica di neuromodulazione non invasiva, indolore, che consente di modificare l’eccitabilità di alcune aree cerebrali tramite una corrente elettrica continua a bassa intensità prodotta da un generatore di corrente a batteria collegato ad almeno due elettrodi (anodo e catodo), applicati a specifiche zone della testa (o extracefaliche, nel caso degli elettrodi di ritorno).

Come funziona la tDCS?

Attraverso la tDCS viene propagata sullo scalpo una debole corrente continua ad intensità costante di 1-2 mA tramite una coppia di elettrodi di 9 o 25 o 35 cm2 di superficie. Gli elettrodi sono rivestiti da una spugna sintetica imbevuta di soluzione salina e ricoperta da un gel conduttore. Prima del montaggio degli elettrodi, vengono individuate le zone d’interesse sulla testa, che vanno pulite con alcool etilico o speciale pasta abrasiva, ai fini di aumentare la conduttività ed evitare possibili effetti avversi causati dall’applicazione diretta di corrente sulla cute.

La maggior parte della corrente elettrica viene deviata attraverso il cuoio capelluto, il cranio e liquido cerebrospinale, ma quella che arriva al tessuto cerebrale altera il potenziale di riposo della membrana neuronale, aumentando la probabilità di depolarizzazione o iperpolarizzazione, senza indurre direttamente potenziali d’azione. In generale, la stimolazione anodica aumenta l’eccitabilità corticale e la stimolazione catodica lo diminuisce, ma gli effetti netti dipendono dalle alterazioni dell’equilibrio complessivo della rete neurale, dai circuiti cerebrali stimolati o inibiti, e dalle capacità metaboliche e neuroplastiche del cervello.

Per quali condizioni si usa la tDCS?

Recentemente sono state pubblicate le Linee Guida internazionali per l’uso della tDCS nei disturbi neurologici e psichiatrici1. Queste Linee Guida sono basate su centinaia di studi finora pubblicati sull’argomento, e rappresentano la base scientifica su cui deve orientarsi la pratica clinica.

  • Disturbo Depressivo Maggiore: le evidenze scientifiche supportano l’uso della tDCS come DEFINITIVAMENTE EFFICACE1. La tDCS può essere usata da sola o in combinazione con altri trattamenti (farmaci e/o psicoterapia). È importante sottolineare che la tDCS nel Disturbo Depressivo Maggiore è considerata una valida alternativa ai trattamenti farmacologici per coloro che non vogliono o non possono assumere farmaci.
  • Dolore: in particolare, la tDCS è efficace nel ridurre il dolore neuropatico, il dolore cronico nella fibromialgia, l’emicrania, il dolore post-operatorio1. Il suo uso NON è efficace nel dolore lombare e nella sindrome miofasciale.

Inoltre, può essere efficace:

  • nella dipendenza da alcool1,2, per ridurre le ricadute e il craving. Al momento, invece, non esistono sufficienti evidenze scientifiche per supportarne l’uso nella dipendenza da cocaina, crack e metamfetamina, benché molti studi abbiano mostrato risultati incoraggianti;
  • nella Malattia di Parkinson1, per migliorare i sintomi cognitivi e contrastare i sintomi motori. È importante sottolineare che i protocolli di stimolazione motoria sono diversi da quelli per la stimolazione cognitiva, e che non vi è un’azione combinata (la stimolazione motoria non ha effetti cognitivi, o viceversa);
  • nello stroke1, in particolare nella riabilitazione motoria dello stroke subacuto e di quello cronico. Numerosi studi, inoltre, evidenziano risultati positivi dell’applicazione della tDCS per migliorare il linguaggio nell’afasia cronica conseguente a stroke3. L’uso della tDCS in combinazione con la terapia robotica NON è efficace;
  • nell’epilessia1, in cui la tDCS catodica è sicura (nessun aumento nelle crisi epilettiche) ed efficace (diminuzione del numero delle crisi);
  • nella malattia di Alzheimer4 sulle funzioni cognitive, sulla fluenza verbale e sulla memoria di lavoro
  • nella schizofrenia1,5, per migliorare l’attenzione, la memoria di lavoro, e ridurre le allucinazioni uditive e i sintomi negativi;
  • nel declino fisiologico correlato all’età6, per migliorare le performances motorie e cognitive;
  • nella Sclerosi Multipla7, per ridurre la fatica;
  • nel Disturbo Ossessivo Compulsivo8.

Sicurezza

Nessuno degli studi finora pubblicati ha riportato effetti collaterali o reazioni avverse significativi causati dalla tDCS. La persona sottoposta a tDCS potrebbe solo avvertire un lieve e transitorio fastidio o pizzicore sulla cute durante la stimolazione.

Nonostante la tDCS sia una tecnica sicura, è controindicata nei portatori di pace-maker e di impianti metallici intracranici. È sconsigliato, inoltre, sottoporsi alla tDCS se portatori di protesi elettroniche quali stimolatori cerebrali, impianti cocleari, o biostimolatori in genere. Analogamente, non possono essere sottoposte a tDCS persone con inserti metallici o elettrodi a livello cerebrale. L’epilessia non rappresenta una controindicazione assoluta.

Ogni caso deve essere attentamente valutato dal medico, che proporrà un protocollo di stimolazione mirato sulla base del disturbo e delle caratteristiche del paziente.

Bibliografia

  1. Fregni F et al. Evidence-Based Guidelines and Secondary Meta-Analysis for the Use of Transcranial Direct Current Stimulation in Neurological and Psychiatric Disorders. International Journal of Neuropsychopharmacology (2021) 24(4): 256–313. doi:10.1093/ijnp/pyaa051
  2. Kim HJ, Kang N. Bilateral transcranial direct current stimulation attenuated symptoms of alcohol use disorder: a systematic review and meta-analysis. Prog Neuropsychopharmacol Biol Psychiatry. 2021 Jun 8;108:110160. doi: 10.1016/j.pnpbp.2020.110160
  3. Elsner B, Kugler J, Mehrholz J. Transcranial direct current stimulation (tDCS) for improving aphasia after stroke: a systematic review with network meta-analysis of randomized controlled trials. J Neuroeng Rehabil. 2020 Jul 8;17(1):88. doi: 10.1186/s12984-020-00708-z
  4. Chu C-S et al. Cognitive effects and acceptability of non-invasive brain stimulation on Alzheimer’s disease and mild cognitive impairment: a component network meta-analysis J Neurol Neurosurg Psychiatry 2021;92:195–203. doi:10.1136/jnnp-2020-323870
  5. Hyde J et al. Efficacy of neurostimulation across mental disorders: systematic review and meta-analysis of 208 randomized controlled trials. Psychiatry 2022 Jun;27(6):2709-2719. doi: 10.1038/s41380-022-01524-8
  6. Summers JJ, Kang N, Cauraugh JH. Does transcranial direct current stimulation enhance cognitive and motor functions in the ageing brain? A systematic review and meta- analysis. Ageing Res Rev. 2016 Jan;25:42-54. doi: 10.1016/j.arr.2015.11.004
  7. Liu M et al. Non-invasive brain stimulation for fatigue in multiple sclerosis patients: a systematic review and meta-analysis. Mult Scler Relat Disord. 2019 Nov;36:101375. doi: 10.1016/j.msard.2019.08.017
  8. Gao T et al. A meta-analysis of the effect of non-invasive brain stimulation on obsessive-compulsive disorder. Psychiatry Res. 2022 Jun;312:114530. doi: 10.1016/j.psychres.2022.114530.

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