Ortopedia
In cosa consiste la visita ortopedica?
La visita ortopedica, in quanto disciplina medica chirurgica, si occupa di studiare e curare l’apparato locomotore sia nell’ambito delle patologie degenerative e infiammatorie che della traumatologia.
L’ortopedico
È un medico laureato in Medicina e Chirurgia, successivamente specializzato in Ortopedia e Traumatologia (le due discipline sono diventate complementari soprattutto grazie allo sviluppo di nuove tecnologie).
La visita ortopedica mira a individuare:
- diagnosi della lesione;
- trattamento con farmaci, esercizio fisico, chirurgia o altri piani di trattamento;
- riabilitazione, raccomandando esercizi o terapia fisica per ripristinare movimento, forza e funzione.
- prevenzione con informazioni e piani di trattamento per prevenire lesioni o rallentare la progressione delle malattie.
Come si svolge la visita ortopedica specialistica?
Una breve intervista sulla sintomatologia permette all’ortopedico di farsi un’idea sommaria della problematica presente.
Con l’anamnesi l’ortopedico indaga sulla storia clinica del paziente: stato di salute generale, malattie sofferte in passato, abitudini, attività lavorativa, attività motorie praticate nel tempo libero ed eventuali malattie ricorrenti in famiglia.
Attraverso manovre apposite (come ispezione, palpazione, percussione, test motori, etc.), lo specialista esegue l’esame obiettivo sul corpo del paziente per approfondire tutto ciò che concerne la sintomatologia.
A seconda dei dati raccolti durante la visita ortopedica specialistica, l’ortopedico procederà alla prescrizione di esami diagnostici strumentali e/o di una terapia.
Patologie e prestazioni:
- Scoliosi cifosi e altre deformità (adolescente e adulto anziano)
- Patologie delle ernie discali cervicali, lombari e spinali
- Mielopatie cervicali e dorsali
- Spondilolisi e spondilolistesi
- Patologie degenerative della colonna cervicale, dorsale, lombare
- Patologie degenerative delle faccette articolari
- Patologie degenerative del disco intervertebrale con instabilità
- Patologie cervicali
- Compressioni radicolari da stenosi del canale e dei neuroforami
- Fratture traumatiche da compressione
- Tumori secondari del rachide
- Revisioni chirurgiche in esiti di precedenti interventi