ECG dinamico secondo Holter (3 e 12 derivazioni)
Cos’è l’ECG dinamico secondo Holter?
L’Holter cardiaco consiste nella registrazione continua dell’attività elettrica del cuore con durata variabile della registrazione da un giorno a sette giorni (la durata di registrazione varia a seconda della frequenza del sintomo o di particolari esigenze diagnostiche da parte del cardiologo richiedente l’esame).
L’esame viene eseguito ambulatorialmente e non richiede alcuna preparazione specifica. Il battito cardiaco viene registrato in modo continuo mediante un piccolo “registratore” a cui sono collegati dei cavi con elettrodi applicati sulla parte anteriore del torace. Il posizionamento del dispositivo viene effettuato da un infermiere qualificato nell’arco di una decina di minuti. Una volta posizionato l’holter cardiaco e avviata la registrazione, il paziente può tornare a casa.
A seconda del sospetto clinico il cardiologo può decidere di avvalersi di un Holter a 3 derivazioni (dispositivo classico) oppure di un Holter a 12 derivazioni (dispositivo più moderno che possiede una maggiore accuratezza diagnostica e che consente di avere delle informazioni dettagliate sull’origine delle aritmie ipercinetiche, in particolare di quelle ventricolari).
Come comportarsi durante l’esame con Holter cardiaco?
L’indicazione del medico è quella di svolgere le normali attività quotidiane in modo da ottenere informazioni veritiere sul comportamento del cuore. Sarà così possibile valutare se e in quali circostanze si presentano i disturbi motivo dell’esame.
Al paziente viene inoltre consegnato un “diario” dove riportare le attività svolte nei vari momenti della giornata e gli eventuali sintomi percepiti. È utile annotare anche gli orari in cui è stato percepito un determinato sintomo. Questo permetterà di associare l’eventuale presenza di disturbi del ritmo cardiaco a una particolare attività svolta.
Quando è indicato sottoporsi a Holter cardiaco?
L’holter cardiaco è particolarmente utile per identificare eventuali aritmie cardiache. Quest’ultime si suddividono in ipercinetiche o ipocinetiche, cioè caratterizzate da battito accelerato o troppo lento.
L’elettrocardiogramma dinamico e in particolare il dispositivo a 12 derivazioni, è indicato:
- nell’associare dei sintomi riferiti in sede di visita a eventuali aritmie sottostanti;
- in presenza di battito accelerato (cardiopalmo);
- in presenza di un episodio di svenimento (sincope) con caratteristiche sospette per origine cardiogena;
- in presenza di determinate anomalie riscontrate all’elettrocardiogramma basale;
- per escludere la presenza di aritmie silenti (cioè non avvertite dal paziente);
- in presenza di patologie (cardiache e non cardiache) in cui è conosciuta la frequente associazione con aritmie cardiache;
- in caso di sospetto di sindrome di Brugada, quando l’elettrocardiogramma basale non risulta diagnostico;
- nell’individuazione dell’ischemia silente e nella valutazione del dolore toracico che si manifesta solo in determinate condizioni della vita quotidiana (dopo pasto, durante il sonno, etc).
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